La Plusdotazione

Di plusdotazione o giftedness in Italia, negli ultimi anni, se ne sta parlando sempre di più e con molta cura.
Questo perché (per fortuna!) sta aumentando la consapevolezza che non tutti gli atteggiamenti che ragazzi e adulti hanno in famiglia, a scuola, nel lavoro o più semplicemente nelle relazioni, sono identificabili solo con un disturbo dell’apprendimento o con un carattere particolarmente vivace.
Lo sviluppo intellettivo segue ritmi e velocità individuali, che sono influenzati da fattori genetici e dagli stimoli ambientali e culturali. Per alcuni di noi, sin da bambini, i ritmi dell’apprendimento appaiono non solo diversi e più rapidi, ma anche superiori alla media dei coetanei, consentendoci di avere uno sviluppo cognitivo più avanti di qualche anno rispetto agli altri. Ma, soprattutto, ogni caratteristica è rilevabile soprattutto per l’intensità e la profondità con cui si manifesta, sia nei bambini che negli adulti.
Come posso capire se mio figlio o mia figlia è gifted?
- Ha un’elevata abilità ad apprendere rapidamente e correttamente nuove informazioni.
- Ha la necessità di comprendere il funzionamento degli oggetti ma anche delle dinamiche relazionali tra persone e tra l’uomo e la natura.
- Manifesta il bisogno di giocare da solo/a, con giochi tranquilli, semplici e di verificare sempre prima se un nuovo gioco può essere “pericoloso” oppure no.
- Tende a crearsi un piccolo mondo sicuro anche con amici immaginari, o a rifugiarsi nella musica o – quando è un po’ più grande – nei social per sentirsi più a suo agio, soprattutto rispetto ad alcune situazioni per lui/lei troppo stimolanti a scuola o con i compagni.
- Sin da piccolo/a manifesta una spiccata ironia che però può usare anche per difendersi, reagendo a volte un po’ troppo fuori contesto.
- Sente forte il bisogno di vedere applicata costantemente l’etica e la morale, e di ritrovare anche negli altri un coerente rispetto delle regole sociali che condivide.
- Ha l’abilità a creare connessioni e a mettere in relazione idee, progetti, persone e strumenti sulla base di un processo di sintesi spesso talmente rapido da non saperlo spiegare.
- Anche per questo le sue sono domande profonde, sfidanti, che lo fanno percepire ben più grande rispetto alla sua età.
- Sa mantenere un’attenzione prolungata nel tempo quando coinvolto/a e interessato/a, oppure è in grado di fare due cose contemporaneamente (ad esempio, a scuola disegna mentre l’insegnante spiega, oppure ascolta la musica mentre studia), mantenendo l’attenzione su entrambe e a lungo.
- Ha una curiosità spiccata e la tendenza ad ampliare la sua conoscenza spaziando su più argomenti contemporaneamente, oppure specializzandosi su uno per volta.
- Ha una sensibilità particolare che gli consente di mettersi nei panni dell’altro, manifestando talvolta una forte sofferenza in presenza di notizie o eventi anche al di fuori del suo quotidiano e in generale un interesse e attenzione per i più deboli o per chi è in difficoltà.
- Ha gusti musicali, artistici, sportivi tali da sembrare “più grande” della sua età, sia nelle scelte che nelle performance.
- Mostra la capacità di vedere le parole – mentre le ascolta o le legge – colorate, o di avere più sensi attivati nello stesso momento esperienziale.
- Ha un’insofferenza tattile a vestiti di un certo materiale, o troppo stretti, oppure una difficoltà a mangiare alcuni tipi di cibi per il loro odore o per la loro consistenza, che percepisce sensorialmente troppo “forti”.
- Manifesta la tendenza ad apparire scostante o persino sofferente se lo si abbraccia troppo e ad isolarsi fisicamente ed emotivamente dopo una giornata passata in mezzo a molte persone o particolarmente ricca di stimoli.
- È sempre alla ricerca della perfezione in tutto quello che fa, mostrando nervosismo o arrivando a rinunciare a fare se non riesce in qualcosa secondo i propri livelli di standard.
- Mostra elevati livelli emotivi quando sente di aver fallito, quando vive in prima persona – o ne è spettatore – ingiustizie o atti incoerenti altrui (a volte basta una promessa dimenticata), spesso rimanendo in uno stato emotivo negativo per giorni perché ripensa nel dettaglio a quello che è successo, analizzando di nuovo ogni minima azione.
- Anche per questo, mostra di rispettare le regole in modo attento e accurato, finendo per essere un po’ troppo rigido verso sé stesso e/o gli altri.
- Ha doti da leader ma più spesso è il consigliere, colui o colei che pensa e sostiene dietro le quinte, che non ama essere al centro dell’attenzione e che non è interessato alla competizione o al vincere a tutti i costi.
Se non riconosciuta e sostenuta, la precocità intellettiva perde la sua peculiare spinta propulsiva a vantaggio di un necessario adattamento da parte dell’adulto nei suoi ambienti di riferimento. Così, pur manifestando in ogni caso un funzionamento cognitivo elevato e specifico, l’adulto può non riuscire a mettere a frutto i propri talenti, scegliendo spesso una vita personale e professionale confusa e poco soddisfacente.
Se sei stato un bambino o una bambina così particolare, oggi forse sei un adulto Gifted che:
- Non ti senti a tuo agio se in un nuovo gruppo o in un team non hai il tempo di rimanere in osservazione delle dinamiche presenti, prima di interagire con naturalezza.
- Ti crei una personale scala di performance secondo la quale le cose devono essere perfette altrimenti non vale neanche la pena iniziarle, e per questo spesso non scegli ambiti lavorativi sfidanti, anche se potrebbero rivelarsi interessanti.
- Per te i cambiamenti non sono facili da accettare, senti di avere il bisogno di prepararti, cominciando ad analizzare i possibili scenari futuri che ne potrebbero derivare, e per questo spesso ti dicono che non riesci mai a vivere pienamente il tuo qui e ora.
- Oppure periodicamente ami lanciarti in nuove sfide, cambiando lavoro e città, senza però pianificare con accuratezza tutti gli aspetti necessari per farlo in maniera ecologica perché questo ti annoierebbe, finendo per stressarti troppo fisicamente e mentalmente.
- Hai sempre avuto tanta curiosità e passioni tanto da non aver mai creato un percorso lavorativo lineare, consapevole che ti appaga molto di più lavorare in ambiti spesso totalmente differenti tra loro, anche se spesso ti senti sempre “junior” o alle prime armi perché non riesci ad integrare tutte le tue competenze.
- Sei in grado più degli altri di percepire emozioni e sentimenti altrui, a volte anche solo entrando in una stanza, stabilendo connessioni emotive ed empatiche molto forti che però a volte ti lasciano spossato/a.
- Hai una consapevolezza lucida del nesso tra causa ed effetto, e per questo cerchi di agire sempre tenendone conto in tutto quello che fai.
- Ti dicono spesso che sei troppo sensibile ai temi dell’ingiustizia e del non rispetto delle regole, e per questo più di una volta hai avuto difficoltà a mediare in alcuni contesti lavorativi.
- Gli ambienti troppo stimolanti (luci forti e non naturali, troppe persone in ambienti piccoli, mancanza di riciclo di aria, ecc.) dopo un po’ ti costringono ad aver bisogno di “riprendere fiato” in un ambiente più calmo e silenzioso.
- Non sei interessato a lavori ripetitivi, noiosi, in cui non senti di poter manifestare i tuoi ideali e la tua personale visione e la tua missione di vita.
- Capita spesso che ti sfuggano i sottointesi, o che tu prenda tutto molto alla lettera, non percependo con esattezza tutte le sfumature dei discorsi che ascolti.
- Noti particolari e dettagli che altri non rilevano, come refusi nei testi o cambiamenti anche minimi negli arredi o nello stato emotivo e nel tono di voce degli altri.
Se ti sei riconosciuto in tutte queste caratteristiche, o se ti è sembrato descrivessi tuo figlio o tua figlia, contattami. Avrò la massima cura delle tue esigenze e insieme cercheremo di comprendere come posso esserti di aiuto.