Settembre. Ricomincia un po’ tutto. Lo sento dal rumore del traffico che mi attraversa la finestra aperta. Confortante, penso, come sempre lo è la vita che fluisce.

Pensare è un atto naturale, imprescindibile. Il pensiero produce soluzioni, sviluppa intuizioni, crea possibilità. Ma anche quei film che vanno dal drammatico all’irreale in un secondo.

Ma come si fa a governare il pensare? Come può un gifted trovare tregua da questo fiume in cui perde le coordinate del viaggio?

Può usare la sua incredibile memoria episodica. Un frame di felicità e risate, il mare dopo un anno, l’odore di gessetti o la colla sulle mani. Ricordare i particolari, le sensazioni, i dettagli, come se si fosse di nuovo lì.

L’atto di astrarsi è diverso dalla distrazione perché implica un controllo sul fluire dei propri pensieri. Scelgo come, cosa, quando e per quanto tempo godere del mio viaggio nel tempo. Di stare bene proiettando nella mia mente memorie emotive con cui allentare la pressione della mia razionalità. Di usare questo pensiero arborescente per il mio benessere e non per bloccarmi.

Scelgo me risorsa, e non più pietra al collo.

🌟 Quale migliore versione di te stesso scegli in questo momento?