Qualcuno lo sa già, Connessioni ha cambiato veste e ha migliorato la sua forma. Nei contenuti e nei servizi, soprattutto.
Mi ritrovo proprio in questi giorni a pensare: ok arrivata sin qui, da adesso in poi come vedi Connessioni nel futuro?
Quando questo progetto ha cominciato a prendere forma, nella mia mente c’era l’idea di creare anche qualcosa di fisico, una realtà concreta a cui poter fare riferimento per tutte le esigenze legate al mondo della plusdotazione di bambini e adulti. Prima ancora di un luogo fisico, oggi ho il desiderio che Connessioni sia un luogo di incontro virtuale in cui abbondanza e benessere siano al centro.
L’abbondanza è uno stato mentale, un approccio alla vita che consente di guardare alle difficoltà come a qualcosa che permette lo sviluppo, la crescita e il raggiungimento del nostro personale ideale di persone. Non ha a che fare solo con i soldi – o almeno non solo – bensì con un modo nuovo di pensare e di pensarci. E in particolare per me ha a che fare con il concetto di neurodiversità, ovvero del saper vedere i punti di forza di un modo differente di percepire, vedere, essere la Vita.
Ho lavorato molto sul concetto di abbondanza in questi ultimi mesi, sostenuta dalla solitudine in cui mi sono trovata incredibilmente bene e a mio agio (e su questo ci torniamo perché merita una riflessione più ampia), e ho dovuto necessariamente scardinare molte delle mie sovrastrutture mentali.
Fino a quando mi sono resa conto che per me abbondanza è sentirmi libera di essere me stessa, di manifestare ciò che sono, mostrandomi con i miei ritmi, con le mie caratteristiche e seguendo solo quello che sento farmi stare bene oggi. E di questo è fatto il benessere, che parte da me e che da me voglio espandere agli altri, aiutandoli ad osservare da altre angolazioni la propria vita, lasciando da parte i giudizi e le paranoie che non aiutano mai a crescere, quando sono pervasivi e auto sabotanti.
Connessioni si mostra con un look nuovo, che ha un pizzico di passato e una manciata di futuro. Con l’eterno e leggero spirito di una dilettante, non garantisco rimarrà così per sempre perché, come l’acqua che scorre e crea nuove forme, è molto più probabile che tra un anno sia altro da ciò che è ora. E credo che questa sia una delle sue più grandi forze: rinnovarsi ascoltando e crescendo, per poter essere sempre più una realtà utile agli altri.
Benvenuti!