Cambiamento.
Forse la parola più usata in assoluto degli ultimi tempi.
Che tipo di cambiamento sentiamo di aver dovuto subire?
Quale quello che ci è maturato dentro in questi mesi? E qualche quello che vogliamo mettere in atto nel futuro, per noi stessi e per gli altri?
A me piace cambiare. Anche troppo. Nel senso che se potessi seguirei millemila progetti, darei forma a milioni di idee, sarei insomma sempre pronta per quel qualcosa di nuovo, di interessante, di sfidante.
Ma.
Ho imparato che a braccetto di Cambiamento va Pazienza. A sua volta accompagnata da Cura e Riflessione.
Pazienza è nel tempo opportuno per dare inizio al nuovo. È ascolto non solo dei segnali intorno a noi, ma soprattutto di quelli dentro di noi.
Cura e Riflessione poi sono essenziali per rendere concreti e tangibili i sogni.
Questi mesi sono stati esattamente questo: tempo soprattutto di Pazienza per ciò che si fermava, per lo studio di nuove vie e di fermo obbligato. Ma anche di Cura e di Riflessione nel dare ascolto al silenzio, accogliendo le intuizioni, le domande e le risposte che hanno, una dopo l’altra, cominciato a dare forma al nuovo.
E ora, finalmente, Cambiamento può avvenire!
Con quel fremito nella pancia che è paura di sbagliare ma anche troppa voglia di provarci lo stesso. Con i mille dubbi -sia mai trovassi respiro eh?!- che sembrano come tanti grilli che saltano su ad ogni passo. Con un bel “o la va o la spacca!” che mi dico da sola, chè son brava un po’ di più a lavorare sotto pressione e darmela quel filo magari aiuta anche stavolta.
Stay tuned!!